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La cultura di Bonu Ighinu

Alle attestazioni del Neolitico Medio viene dato in Sardegna il nome di Cultura di Bonu Ighinu poiché tale aspetto culturale è stato ben individuato per la prima volta a seguito di indagini stratigrafiche nella grotta di Sa ‘ucca e Su Tintirriolu di Mara, in località Bonu Ighinu.
Dopo la scoperta della grotta di Sa ‘ucca e Su Tintirriolu, i ritrovamenti di materiali pertinenti alla cultura di Bonu Ighinu si sono succeduti con una serie di scoperte, anche in siti stratificati; inoltre, alcuni materiali rinvenuti in precedenza ed attribuiti genericamente al Neolitico hanno trovato una più precisa collocazione in tale ambito culturale.
Attualmente la presenza della cultura di Bonu Ighinu è attestata in tutta l’Isola, per lo più in grotte o ripari sotto roccia, ma si hanno anche alcune testimonianze di villaggi all’aperto con capanne realizzate in legno e frasche. Le stesse grotte avevano talvolta destinazione cultuale e sepolcrale ma a Cuccuru s’Arriu, in territorio di Cabras, è stata scoperta anche una necropoli con tombe, in prevalenza ipogeiche con camera monocellulonare e pozzetto d’accesso.E’ comune il seppellimento del singolo individuo in posizione più o meno contratta, ma in due tombe a pozzetto si conservano i resti di due scheletri.
Nelle tombe ipogeiche il defunto è sempre accompagnato da una statuina femminile e in alcuni casi da due. Le forme vascolari dei contesti funerari sono prevalentemente lisce, con raro e limitato ricorso a semplici motivi decorativi lineari.
La ceramica Bonu Ighinu si distingue per la finezza ed eleganza delle superfici bruno-lucide, decorate con motivi impressi a minuto tratteggio e con piccolissimi punti, oppure graffiti dopo la cottura; la decorazione sottolinea in prevalenza la forma dei vasi che hanno, per lo più, collo concavo, spalla carenata e corpo arrotondato. Sono tipiche le piccole anse verticali a nastro, arricchite spesso da appendici e bottoni plastici ed anch’esse decorate a trattini e puntini.
In pietra scheggiata, sulla tradizione tecnica del Neolitico Antico, si producono strumenti, quali punte, lame, perforatori, raschiatoi, realizzati prevalentemente in ossidiana, ma anche in selce.
Molto caratteristica ed abbondante la lavorazione di strumenti ed ornamenti in osso. Nella Grotta Rifugio di Oliena sono documentate anche numerose collane con vaghi costituiti da valve di piccole conchiglie e sono stati rinvenuti un migliaio di dischetti cilindrici in clorite ed aragonite forati, bianchi e verde scuro, che si alternavano probabilmente in un numero imprecisato di collane; significativi, infine, numerosi bracciali, ricavati da grandi conchiglie.
La decorazione a trattini sull’orlo permette di attribuire a questa cultura anche due anelloni di pietra da Sa Binza Manna di Ploaghe ed altri simili anelloni rinvenuti in Sardegna.
Caratterizzano in maniera significativa questa cultura idoletti femminili, detti di “tipo volumetrico” per le forme arrotondate che caratterizzano la rappresentazione della figura. Si tratta di statuine in marmo o alabastro e in pietra tenera, rappresentanti una divinità femminile obesa, in posizione stante o assisa, con testa cilindroide, braccia aderenti alle cosce o riportate al petto.
I gruppi Bonu Ighinu praticavano la cerealicoltura, l’allevamento del bestiame, la caccia e la raccolta dei molluschi. Per quanto attiene le altre attività non si colgono notevoli differenze con le fasi precedenti, ma aumenta in percentuale, rispetto alla selce, l’utilizzo dell’ossidiana del Monte Arci e si accentua la sua presenza fuori dell’Isola, in Corsica, Francia, Italia centro-settentrionale.


Presentazione Anthroponet è un sistema in grado di consentire l'acquisizione, la catalogazione e la pubblicazione del materiale informativo relativo alle collezioni scheletriche provenienti dai siti preistorici, protostorici e storici della Sardegna. Il materiale informativo raccolto è costituito non solo da testi e da immagini, ma anche da riproduzioni tridimensionali di alcuni reperti di particolare interesse antropologico e archeologico.
Comunicazioni
Anthroponet è stato presentato allo SMAU di Milano dal 16 al 20 ottobre 2007 e al TECHA 2008 di Roma dal 10 all'11 marzo.

Ringraziamenti
Regione Sardegna Misura 3.13


Soprintendenza per i Beni archeologici per la Sardegna. Le immagini sono pubblicate "su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali"
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