Il cranio è il complesso di ossa adibite alla protezione dell'encefalo e degli organi di senso che in esso risiedono. È composto da 27 ossa, che possono essere pari o impari. Esistono diversi termini che definiscono la struttura in funzione della sua completezza:
Il neurocranio è composto da 14 ossa, alcune di esse articolate tra loro mediante suture. Il frontale, l'occipitale, i due temporali, i due parietali, lo sfenoide delimitano la scatola cranica. L'etmoide, lo sfenoide, i due martelli, le due incudini e le due staffe sono situati all'interno. Lo splancnocranio è costituito da 13 ossa: la mandibola, l'osso mascellare, le due ossa zigomatiche, il vomere, l'etmoide, le due ossa nasali, le due ossa lacrimali, l'osso palatino, i due cornetti nasali inferiori. Le caratteristiche del cranio costituiscono elementi utilissimi per realizzare la diagnosi di età alla morte, la diagnosi di sesso e per definire le caratteristiche morfometriche individuali e medie di una popolazione. Il cranio può essere descritto tramite l'analisi di dati qualitativi (ad esempio la forma dell'arcata sopraorbitaria o della mandibola, il rilievo delle inserzioni muscolari) e quantitativi (misure antropometriche: lunghezze, circonferenze, volumi, misure angolari), che vengono realizzate previa la localizzazione di specifici punti di repere. Ad esempio, misurando la lunghezza massima (distanza tra la glabella, punto centrale dell'arcata sopraorbitaria, e l'opistocranion, punto più esterno dell'osso occipitale) e la larghezza massima del cranio (distanza fra i due eurion, localizzati nel punto più esterno delle ossa parietali) è possibile calcolare l'indice cranico orizzontale, che descrive la forma del cranio. Il neurocranio può infatti assumere tre forme tipiche distintive: